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Le caratteristiche del disturbo dello spettro autistico (ASD) comprendono “uno sviluppo marcatamente anormale o alterato nell’interazione e comunicazione sociale e attività limitate e repertorio di interessi”. Non esiste alcuna teoria causale, ma sono state proposte ipotesi causali e vari interventi basati su di esse. I trattamenti basati su modelli comportamentali sono attualmente i migliori convalidati. I principi di apprendimento applicati intensivamente nelle prime fasi dello sviluppo migliorano comportamenti socialmente importanti. Nessun trattamento soddisfa tutti i requisiti e nessun protocollo stabilito mette in relazione comportamenti infantili, familiari e target con regimi di trattamento individualizzati.
Studenti con ASD spesso presentano caratteristiche comportamentali tra cui ansia, difficoltà comunicative, difficoltà di auto-regolazione fisica ed emotiva, scarsa consapevolezza del proprio corpo e problemi con il sonno. Molti ragazzi con questo profilo neurologico esibiscono comportamenti ripetitivi o ossessivo-compulsivi. Questi ragazzi provano le medesime emozioni e sentimenti di tutte le altre persone: stress, ansia, preoccupazione, paura e rabbia. Spesso i ragazzi con ASD non hanno nel loro repertorio le abilità per comunicare i loro stati emotivi e di conseguenza esibiranno le loro risposte allo stress in modo inappropriato. Questi ragazzi hanno più difficoltà con la regolazione emotiva e nella regolazione della sua intensità.

C’è una sufficiente evidenza scientifica che ragazzi con autismo soffrano più probabilmente di alti livelli di ansia rispetto ai loro coetanei a sviluppo tipico. Uno studio effettuato sulla prevalenza di ansia e problemi di umore su studenti tra i 9 e i 14 anni con Sindrome di Asperger (AS) e Autismo ad Alto Funzionamento riporta un tasso maggiore di problemi di ansia e depressione in un campione di 1751 studenti con AS e ASD. Questi problemi hanno un impatto significativo sul loro adattamento globale (Kim et al. 2000). Secondo l’International Journal of Yoga, l’intervento terapeutico integrato con lo Yoga ha avuto successo nell’affrontare ognuno dei sintomi associati con il Disturbo dello Spettro Autistico (Ehleringer 2010). Mentre la ricerca accademica sull’uso dello Yoga per ragazzi appare più limitata a quella sugli adulti, ciò che è stato fatto suggerisce che gli studenti migliorano il loro profitto sia dal punto di vista del rendimento scolastico che di quello comportamentale; in “Teaching Yoga in Urban elementary school” Harper indica che le attività yoga-based hanno un potenziale nella riduzione di stress e ansia, incrementano salute e benessere e insegnano la regolazione emotiva (2010). Uno studio del 20014 condotto da Jensen e Kenny su 19 ragazzi con diagnosi di ADHD riporta che la pratica dello yoga può migliorare l’attenzione e il controllo emotivo.

Molti studenti con Autismo potrebbero avere difficoltà a far fronte alla vita di tutti i giorni sia nel contesto domiciliare che scolastico. La combinazione di alti livelli
d’ansia, mancanza di strategie di coping e di abilità comunicative e difficoltà di auto-regolazione può provocare ragazzi che agiscono avendo difficoltà nel rimanere concentrati in un compito e nella partecipazione ad attività quotidiane con la loro famiglia, pari o alt5ri individui. La pratica dello yoga, incorporando Asana (postura) e Pranayama (respirazione) può essere un formidabile strumento nel sostegno a ragazzi con Autismo a far fronte alla loro ansia, controllare lo stress e rispondere agli stimoli sensoriali in maniera più adeguata. Quando un ragazzo con bisogni educativi speciali percepisce un elevato livello di stress o ansia, il loro sistema nervoso parasimpatico risponde aumentando la frequenza cardiaca, accelerando la respirazione, inviando ormoni dello stress al corpo ed essenzialmente riducendo al minimo la componente cognitiva o di pensiero del cervello. Lo Yoga può permettere allo studente di attingere al sistema nervoso parasimpatico o al “sistema
di riposo” per riportare il loro corpo e la loro mente a uno stato di calma. La mancanza di sonno o pattern di sonno abnormali possono essere un importante fattore nella capacità di concentrazione dello studente, nel completare attività di vita quotidiana e nel fare fronte allo stress.

 

Molti studenti con Autismo presentano disturbi del sonno o insonnia. L’insonnia o la mancanza di un sufficiente riposo possono incrementare la possibilità di provare sintomi di ansia o depressione, indebolisce il sistema immunitario, decrementa le abilità di concentrazione e di attenzione, rallenta il processo digestivo e influenza l’abilità di regolare le risposte emotive alle situazioni di stress. Lo Yoga supporta pattern sani di sonno portando il corpo e la mente a uno stato di calma. Aver un giusto riposo può avere un impatto significativo sulla salute del ragazzo, la comunicazione e l’espressione di emozioni, abilità di coping e sulla salute in generale. A causa delle sfide uniche affrontate dagli studenti con Autismo per apprendere durante la vita quotidiana è necessario utilizzare strategie e procedure specifiche per insegnare a praticare Yoga. È importante ricordare che ogni individuo richiederà un livello differente di supporto o modificazione. Alcuni studenti con un alto livello di sviluppo del linguaggio e di abilità fisiche potrebbero avere maggiore facilità nel seguire istruzioni verbali e nel eseguire le asana con poche modificazioni, altri ragazzi potrebbero richiedere un modellamento (Modeling) maggiore, più prompt fisici e modificazioni delle asana. Non appena i ragazzi apprendono le asana e le strategie di respirazione attraverso la ripetizione, sarà possibile introdurre nuove asana per costruire l’autostima e la fiducia in se stessi.

Il progetto è sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.